Autore: Giuseppe Leo Leonelli
Titolo: Tre
Casa editrice: Betti editrice
Pagine: 216
Genere: narrativa
Cari amici librosi,
questo mese vi parlo di “Tre” di Giuseppe Leo Leonelli pubblicato da Betti editrice.
Quello di cui vi parlerò è il continuo del romanzo “Santiago”, dove ritroveremo vecchi amici e nuovi personaggi. Una storia che tratta dei rapporti umani tra genitori e figli, tra amici e conoscenti, ma non solo. Di quei rapporti spezzati dal tempo, impolverati dall’apatia o di quei legami tra persone appena conosciute ma inspiegabilmente indissolubili.
Un romanzo sulle relazioni umane e sull’amore nel senso totale del termine.
***
Antonio ha appena terminato il Cammino di Santiago a Finisterre, il chilometro zero zero zero, e proprio lì ha appuntamento con Elena, la sua sorella gemella, conosciuta da pochi giorni. O almeno così credono. Ma Elena non arriva, la scoperta di un fratello di cui non sapeva neanche l’esistenza fino a quel momento, l’ha travolta e ha bisogno di tempo per trovare risposte.
Inizia così un altro viaggio, un percorso a ritroso per capire le proprie origini, un passato oscuro che affonda le radici su un esperimento sociale crudele che coinvolge numerosi orfani.
Un passato che coinvolge anche Chiara, quando la madre in punto di morte le confida un segreto che la logora da lungo tempo: Chiara non è figlia unica.
***
Come in “Santiago”, Giuseppe Leo Leonelli crea una narrazione dettagliata sui rapporti umani, sulle emozioni che attanagliano ognuno di noi. Un’analisi introspettiva, che affronta il dolore dato dai sensi di colpa, del non aver agito in un determinato modo, del non aver vissuto determinate esperienze. L’autore abbraccia e affronta tematiche importanti ma sempre con delicatezza e attenzione.
In una scrittura fluida e senza intoppi, sono descritti tre differenti punti di vista, quelli dei personaggi principali: Antonio, Elena e Chiara. Una suddivisione, mediante l’utilizzo di una narrazione in prima persona (autodiegetica), che permette di poter cogliere ogni minimo dettaglio di un mistero celato nella storia dei tre personaggi, di un punto in comune, il passato, un punto di partenza per poter comprendere pienamente le loro origini.
La caratterizzazione dei personaggi è ben delineata, ognuno degli attori narrativi ha un proprio sviluppo psicologico, un proprio carattere, e soprattutto una crescita personale, un incremento incessante determinato dalle innumerevoli scoperte raggiunte all’interno della storia.
Una narrazione che si sviluppa con un ritmo narrativo più veloce rispetto a “Santiago”. In un crescendo di accadimenti, alla rincorsa della scoperta della verità, dell’esistenza di un esperimento sociale crudele legato a un’efferata agenzia di adozioni, il cui scopo era il separare dei gemelli fin dalla nascita e darli in adozione a famiglie diverse.
Che dire della Cortigiana d’Inchiostro? La storia, per chi ha letto “Santiago”, coinvolgerà immediatamente il lettore nella ricerca delle origini di Elena e Antonio.
Personaggi a cui ci si è ormai affezionati e non si potrà che seguire con entusiasmo la loro ricerca verso la verità.
Stefania Marotta
0 commenti