Cari amici librosi,
oggi, che si avvicina il nuovo anno, vorrei parlarvi un po’ dell’editing e più precisamente dell’editor.
Quello dell’editor è un lavoro che in troppi vogliono fare, in troppi tentano senza una vera formazione e, purtroppo, è per colpa di queste persone che la figura dell’editor non è valorizzata e apprezzata. Spesso e volentieri leggo critiche sui prezzi troppo alti per un editing, e ogni volta mi avvilisco. Com’è possibile pensare questo? Com’è possibile sottovalutare l’importanza di un editing? Ebbene, vorrei chiarire un concetto fondamentale: l’editing è un lavoro, un lavoraccio (per la precisione), richiede tempo e il tempo di ogni persona deve essere ripagato. L’editing necessita di attenzione, concentrazione, memoria, curiosità, creatività, riflessione, conoscenza, emotività, empatia. Non può essere svolto in poco tempo, chiunque vi dica questo, è un folle. Bisogna stare attenti a come inserire i giusti commenti e correzioni per non turbare chi li leggerà, l’autore.
Come lavorano gli editor?
Ma oggi, non voglio concentrarmi sull’autore. Questo post è dedicato a noi editor. Noi, che ci consumiamo gli occhi, noi che cerchiamo di consigliare e renderci disponibili, noi che vogliamo solo ed esclusivamente il bene del testo che correggiamo. Perché se il testo che curiamo è apprezzato, siamo contenti, significa che abbiamo aiutato l’autore a esprimersi al meglio.
Questo post è solo un modo, una richiesta lanciata nell’immensità dell’universo Internet, per una semplice speranza per l’anno che sta per sorgere: il rispettare il nostro lavoro. Rispettare i nostri tempi, rispettare le nostre pause. Ricordate sempre che la concentrazione è tutto, ed essere contattati in determinati momenti di stop non è mai un bene per la psiche di chiunque. Perché sì, come noi cerchiamo il più possibile di entrare in punta di piedi nell’interiorità degli autori (perché correggere un libro è come entrare nella mente del nostro cliente), ci meritiamo di avere in cambio la stessa premura. Il rapporto autore-editor dovrebbe essere un reciproco scambio di positività e tantissima pazienza.
Fortunatamente quasi sempre con gli autori si instaura un sentimento bellissimo e si creano amicizie. Tuttavia, le restanti volte, determinati atteggiamenti logorano.
Ecco cosa auguro per il nuovo anno: pazienza reciproca.
Buon anno a tutti voi!
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