Autore: Amélie Nothomb
Titolo: Né di Eva né di Adamo
Casa editrice: Voland
Pagine: 160
Genere: autobiografia
Carissimi,
questo mese vi voglio parlare del libro “Né di Eva né di Adamo” di Amélie Nothomb edito in italia dalla casa editrice Voland, tradotto da Monica Capuani.
Questo di cui vi parlo è il mio primo approccio alla scrittura della Nothomb, e devo ammettere che mi ha sorpreso. Non avrei mai pensato di entusiasmarmi a tal punto.
Quella narrata dalla Nothomb è una storia autobiografica ambientata in Giappone, un Paese dove l’autrice ha trascorso l’infanzia e dalle sue parole, dalle pagine di questo libro, traspare, sgorga il suo immenso amore per la cultura giapponese, così particolare.
Mentre scrivo di Amélie, non posso che pensare al film “Il favoloso mondo di Amelie” di Jean-Pierre Jeunet; sarà perché la protagonista parla francese, sarà perché le due condividono lo stesso nome, sarà perché accomuno le Amélie del film e del romanzo per la loro visione della realtà, del mondo, una visione diversa, semplice, ironica; bella. Sarà che sono pazza io… ma ho adorato questa storia. Leggera e delicata, divertente. Il meraviglioso mondo di Amelie Nothomb.
A volte, mi ci sono rispecchiata nelle sue parole, probabilmente è anche per questo che la lettura mi ha coinvolta a tal punto.
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Amelie ha 22 anni ed è belga. Trasferitasi da pochi giorni nella città di Tokyo, in Giappone, per vivere e imparare meglio la lingua giapponese dà lezioni private di francese. Ed è proprio in una di queste lezioni che incontra Rinri, un ragazzo gentile ed educato, che le chiede di poter frequentare le sue lezioni, dando inizio così a un interscambio linguistico.
Da quel momento nasce una relazione tra i due, una relazione sentimentale a volte bizzarra ma ugualmente romantica e ricca di umorismo e dolcezza. Un amore tra due culture talmente distanti ma vicine. Un amore per Rinri e per il Giappone, il Paese della sua infanzia.
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“Né di Eva né di Adamo” è un romanzo che tratta, in modo ironico e divertente, di una storia d’amore tra Amélie e un ragazzo, tra Amélie e la cultura giapponese, un amore che traspare dalle sue parole, dalle sue descrizioni. Un amore per un Paese, il Giappone, che l’ha accolta fin dall’infanzia creando un legame indissolubile.
La scrittura, semplice e leggera, accoglie il lettore nel mondo dell’autrice fatto di interpretazioni sugli usi e i costumi giapponesi, sul capire e scandagliare le relazioni umane, analizzarne i sentimenti e le innumerevoli sfaccettature presenti. Una scrittura che riesce a strappare sorrisi in chi legge. Grazie al suo stile semplice e chiaro, vero, nel mostrare, a chi non ne è a conoscenza, una tradizione distante da quella occidentale ma paradossalmente vicina e comprensibile.
Grazie alla forza della sua narrazione, la Nothomb costruisce parola dopo parola, concetto dopo concetto, un ponte tra le due culture, un legame ideale fatto di conoscenza e comprensione di ciò che può sembrare lontano, inafferrabile, rendendolo tangibile e alla portata di tutti. Un messaggio importante ora più che mai, l’accogliere culture diverse cercando di comprenderne il punto di vista.
La nostra dovrebbe essere una cultura di ponti fatti di parole.
Creiamo ponti, creiamo legami.
“Né di Eva né di Adamo” è un romanzo narrato in prima persona, naturalmente. Chi meglio per raccontare la propria storia se non se stessi? E grazie al suo punto di vista, così vicino, così personale, la Nothomb riesce a trasportare il lettore nelle vicende della protagonista, permettendo un’immedesimazione istantanea.
Che dire della Cortigiana d’Inchiostro? La storia trascina il lettore nel favoloso mondo di Amelie. Un romanzo che consiglio a chi necessita di sorridere, di avere leggerezza nel cuore, di rilassarsi e passare il tempo dentro una storia piacevole e dolce, ironica e bizzarra.
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