Autore: Giovanni Battista Savona
Titolo: Il non-materno
Casa editrice: Europa edizioni
Pagine: 160
Genere: autobiografia
Cari amici librosi,
questo mese vi parlo del romanzo “Il non-materno” di Giovanni Battista Savona, pubblicato da Europa edizioni.
Una storia, un’autobiografia, intensa e ricca di colpi di scena. Una storia che quasi si fa fatica a credere che sia accaduta realmente. Quella raccontata da Giovanni è una rivalsa sulla vita, sulla sofferenza ma che nonostante tutto incoraggia ad andare avanti, a resistere ai fallimenti degli obiettivi prefissati, perché ciò che è realmente importante è altro. L’importante è lottare, l’importante è vivere.
“Spesso dimentichiamo chi siamo, da dove veniamo e cosa abbiamo sofferto, senza contare che i nostri dolori sono tutto ciò che siamo. Si può trovare del positivo anche nella negatività. Anche se non dovessimo arrivare a raggiungere lo scopo di vita che ci eravamo prefissati, comunque ci siamo stati, abbiamo creato qualcosa, abbiamo condotto una vita che esiste. E in quella bisogna trovare la voglia di lottare, di arrampicarsi con le unghie e tirare fuori l’energia che serve a dire: «Io sono vivo, sono qua, ce l’ho fatta»”.
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Giovanni è la voce narrante della sua stessa storia, posta nero su bianco sulle pagine di questo libro. Una storia lunga anni, che affonda le radici prima della sua nascita, nel passato dei suoi nonni siciliani e dei suoi genitori. Giovanni è nato in una famiglia numerosa, una famiglia con serie problematiche anche a discapito della legge. Tali problematiche rappresenteranno la cima di un iceberg, profondo, oscuro, che incomberà nella sua intera esistenza. Giovanni, trasferitosi in svariate zone dell’Italia per fuggire dalle sue radici, per trovare un nuovo orizzonte, intraprende numerosi lavori, numerose storie popolano la sua esistenza, prima da bambino poi da adulto, numerose difficoltà porteranno a ciò che è riuscito a diventare, un’unica vita che sembra raccoglierne mille.
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Quella di cui vi parlo è una storia particolare, densa di avvenimenti che toccano tematiche delicate. Una vicenda sulle vicissitudini di una famiglia raccontata dal protagonista, l’io narrante, attraverso i suoi occhi, prima quelli di un bambino, poi di un ragazzo e infine di un adulto, il suo sé attuale. Occhi che attraversano l’Italia dalla Sicilia alla Sardegna, dall’Umbria alla Puglia. Una storia che affronta e mostra le varie facce della violenza da quella fisica fino a toccare i meandri della psiche, alla lotta per la sopravvivenza, una lotta costante con la vita stessa fino a raschiare il fondo dell’esistenza per poi trovare la forza, risollevarsi e reagire. Una lotta per guadagnarsi l’agognata stabilità, la felicità dell’essere sereni.
È la storia di un’anima gentile che ha dovuto subire sofferenze e delusioni. Tutte le emozioni e le vicende subite e affrontate dal protagonista, da Giovanni, permettono di coinvolgere il lettore già dalle prime pagine, il tutto probabilmente accentuato dall’uso della narrazione autodiegetica, in prima persona. La narrazione, caratterizzata da uno stile fluido e semplice, ha in sé la capacità di catturare nella lettura fin dal principio mostrando accadimenti particolari, portando quasi allo sconcerto, e a chiedersi: “Ma possibile che sia tutto vero?”
Che dire della Cortigiana d’Inchiostro? La Storia, fin dalle prime pagine accoglie il lettore immergendolo nelle vicissitudini narrate. Una lettura particolare, che porta il lettore a provare emozioni contrastanti.
“La mia, è un’anima millenaria. Poeta, disegnatore, saltimbanco, fachiro, mangiafuoco, cartomante: io sono tutto questo. Aiuto gli altri quando posso farlo, ma non è il mio corpo che tende ad esserci sempre per il prossimo, è la mia anima”.
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