Il respiro del cuore – Silvia Rossi

By lacortigianadinchiostro
Ottobre 13, 2016

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Autore: Silvia Rossi

Casa editrice: Self-Publishing

Pagine: 272

Genere: Romanzo rosa

 

Cari lettori, oggi, con il libro che vi voglio raccontare, ho deciso di iniziar la mia vera missione personale… riuscire a trovare la Cortigiana d’Inchiostro non solo in un libro noto o con una buona vendita in generale, ma anche, e soprattutto, dare una maggiore visibilità e possibilità agli scrittori che si auto pubblicano, a tutti coloro che cercano, con le unghie e con i denti, di farsi spazio nel mondo dell’editoria con l’unico scopo di riuscire a entrare nella fantasia e nell’immaginazione di un ipotetico lettore. Voglio dare loro la possibilità di avere un’ulteriore porta (porticina nel mio caso) per pubblicizzare il proprio lavoro.

La storia di cui vi voglio parlare è Il respiro del cuore di Silvia Rossi. Un romanzo che racconta la sua storia già dal titolo, che crea nel lettore un’immagine di rigenerazione, del prendere una boccata d’aria, inspirare tutto l’ossigeno dopo una lunga corsa, un riprendersi da un periodo cupo dell’anima. Un titolo che in sé racchiude la storia intera.

Ed è proprio questo il concetto che ho percepito dalla lettura del romanzo: la rinascita. Come la fenice che riprende vita dalle sue ceneri, anche la protagonista riesce a rifiorire dalle ceneri della vita. Ginevra, infatti, è una ragazza che ha dovuto affrontare una malattia grave, la malattia del nostro tempo: il cancro. Un male che l’ha accompagnata negli anni dell’adolescenza, un periodo che invece di essere caratterizzato da gioia e dalle tipiche cotte, si è svolto tra le mura fredde di un ospedale.
Ginevra ora è diventata una donna, ha un lavoro stabile nell’azienda di famiglia, sta organizzando l’imminente matrimonio con Andrea, considerato come il suo angelo, il suo custode negli anni della malattia. Tuttavia percepisce una sorta di peso nell’anima, l’incertezza padroneggia nel cuore.
Sarà un ingaggio di lavoro, nella Repubblica Dominicana a cambiarle per sempre la vita, un cambiamento che le permetterà di conoscere meglio se stessa e soprattutto Alex, colui che farà in modo di toglierle il fiato già dal primo sguardo, di farle respirare finalmente il cuore, quell’ossigeno che tanto anelava.

Ginevra sarà in grado di poter far fronte alla battaglia che imperversa nella sua anima, una lotta tra ragione e sentimento, tra cuore e cervello? Quale sarà la scelta giusta? Accantonare il suo sé controllato e prefissato che vuole sposare Andrea, o lasciare libera se stessa per andare incontro ad Alex?

Potevamo amare mille altre persone e vivere mille altre vite, ma la sensazione di essere due anime che abitano in un’unica anima, probabilmente, non l’avremmo provata mai più.” (Silvia Rossi, 242)

Il romanzo viene narrato dal punto di vista della protagonista (narrazione autodiegetica), quasi come una sorta di diario nel quale Ginevra trascrive la profonda esperienza del suo rinnovamento interiore. Ne possiamo cogliere e “assaporare” sensazioni e incertezze, la perenne lotta nel non lasciarsi andare, ma allo stesso tempo il voler cedere e abbattere quei muri solidi e tanto faticosamente issati attorno al cuore.

Una storia che consiglio perché la Cortigiana, ovvero la storia raccontata, riesce a catturare nel suo mondo d’inchiostro il lettore, regalandogli delle ore di spensieratezza e rilassamento. Il lettore si immerge nelle avventure di Ginevra, si inebria di quei luoghi paradisiaci descritti, si immedesima nella protagonista sperando possa fare la scelta giusta. La scelta del cuore.

Qualcuno può leggerti davvero dentro solo quando percorre la tua stessa strada, quando indossa i tuoi dolori e nei tuoi occhi velati di malinconia ritrova la sua. È una sorta di empatia, una sottile magia che lega anime talmente affini da non saperne più distinguere i confini.” (Silvia Rossi, 242)

 

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