Nella notte degli Oscar 2024, sono ben cinque i film tratti da opere letterarie ad aver ottenuto candidature e premiazioni, dimostrando ancora una volta il legame profondo tra cinema e letteratura.
Il legame indissolubile tra cinema e letteratura
Il rapporto di reciproca influenza tra cinema e letteratura è da sempre fonte di ispirazione e dibattito. Mentre alcuni potrebbero chiedersi se il cinema abbia perso la sua capacità di essere originale, di creare pellicole senza un aiuto, è indiscutibile che i romanzi forniscano una base solida per la creazione di opere cinematografiche avvincenti.
Ma quali sono i film che hanno brillato nella notte degli Oscar?
Oppenheimer di Christopher Nolan
Nel film, viene mostrata la realizzazione del Progetto Manhattan e la vita del fisico Oppenheimer, passato alla Storia come il “padre della bomba atomica”. Una pellicola che porta alla luce i dubbi, le paure e le riflessioni connesse a una responsabilità davvero troppo grande per gli esseri umani. Oppenheimer è stata la stella della notte degli Oscar 2024 con ben sette premi: miglior film, miglior attore protagonista, miglior attore non protagonista, miglior regista, miglior colonna sonora, miglior fotografia, miglior montaggio.
La sceneggiatura ha preso ispirazione dal libro Robert Oppenheimer, il padre della bomba atomica di Kai Bird e Martin J. Sherwin (Garzanti), che nel 2006 si è aggiudicato il Premio Pulitzer.
Povere Creature! di Yorgos Lanthimos
La protagonista è Bella Baxter, una giovane donna riportata in vita da uno scienziato, un esperimento che porterà Bella a una seconda esistenza, in una nuova scoperta di se stessa tra passioni e voglia di libertà.
Film già vincitore del Leone D’Oro; agli Oscar ha vinto come: miglior attrice protagonista, miglior trucco, migliori costumi e migliore scenografia.
Tratto dall’omonimo romanzo Povere creature! di Alasdair Gray (Safara).
La zona di interesse di Jonathan Glazer:
La tematica trattata è quella dell’Olocausto, ma in una prospettiva diversa, inquietante, illusoria. La famiglia del direttore del campo di concentramento di Auschwitz, Rudolf Höss, vive in una bellissima tenuta, grande, con un bel giardino fiorito e un fiume a pochi passi dove poter fare un bagno rinfrescante. Tutto è perfetto se non per un odore spiacevole, agre, e un fumo “fastidioso” che invade la loro quotidianità, e per quella torretta, che incombe oltre al muro che separa il fallace paradiso dall’inferno concreto.
Film già vincitore del Gran Prix Speciale della giuria alla 76ma edizione del Festival di Cannes, agli Oscar 2024 ha vinto il premio come miglior film straniero e miglior sonoro.
Tratto dall’omonimo romanzo La zona d’interesse di Martin Amis (Einaudi).
Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese
Gli indiani Osage in Oklahoma, all’inizio degli anni Venti, rappresentavano la popolazione più ricca d’America. I loro terreni erano una fiorente fonte di petrolio, in un’epoca dove gli idrocarburi stavano prendendo piede velocemente. Una ricchezza destinata a finire nel sangue con improvvise uccisioni degli esponenti della tribù.
Una vicenda realmente accaduta, un film che richiama le pellicole del vecchio West e che riporta alla luce il massacro di una popolazione per un tornaconto personale e per il sempre comun denominatore di ogni guerra: il denaro.
Agli Oscar non ha vinto alcun premio, ma era candidato nella categoria di: miglior film, miglior attrice, miglior attore non protagonista, miglior regista, migliore colonna sonora, miglior fotografia, migliori costumi, migliore scenografia, miglior montaggio.
Tratto dal saggio Gli assassini della terra rossa di David Grann (Corbaccio).
American Fiction di Cord Jefferson
Thelonious, professore e scrittore afroamericano, lotta con una crisi professionale e l’indifferenza dei suoi studenti, mentre gli editori rifiutano il suo libro per “non essere abbastanza nero”. Quando torna nella sua città natale, per un festival letterario, si scontra con la realtà: gli autori si piegano alla conformità sociale e alle leggi del mercato pur di vendere i loro libri. Quando sua madre si ammala, Thelonious necessita di denaro e prova a scrivere un romanzo satirico sotto pseudonimo, denunciando l’ipocrisia editoriale, diventando un successo immediato. Il successo lo porterà a confrontarsi con il personaggio da lui creato e che minaccia la sua vera identità.
American Fiction ha vinto l’Oscar come miglior sceneggiatura non originale.
Tratto dal romanzo Erasure di Percival Everett (fuori catalogo in Italia)
Una continua ispirazione
Il cinema continua a trovare ispirazione nei romanzi, trasformando le parole scritte in immagini coinvolgenti che catturano l’immaginazione del pubblico. Questi cinque film rappresentano solo un assaggio delle infinite possibilità offerte dalla fusione tra cinema e letteratura, dimostrando che entrambe le forme d’arte hanno il potere di trasportare gli spettatori in mondi straordinari.
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