Cari amici librosi,
oggi vi segnalo il romanzo Nel buio del passato di Alessandra Angelo-Comneno, edito dalla casa editrice Kimerik.
Quella di cui vi parlo è una storia sulla ricerca di se stessi, delle proprie origini. Quando una profonda perdita, un lutto, destabilizza il proprio animo e porta con sé altre sfumature, la scoperta di un passato ignoto. Quando tutto ciò che sembra concreto e certo, si sgretola e scivola via come un pugno di sabbia al vento.
Una storia sulla famiglia, sul come determinate scelte, seppur sofferte siano inevitabili. E che ciò che appare non sempre corrisponde al reale.
Sofia è una ragazza come tante, che vive una vita piena ed equilibrata con un fidanzato amorevole, un lavoro stabile e dei genitori uniti e affettuosi. Fin quando un tragico evento sconvolge quell’equilibrio nella vita di Sofia: un grave incidente stradale porta via i suoi genitori, morendo sul colpo.
Dalla morte dei due coniugi, una grave malinconia e sofferenza trascina Sofia in un baratro di solitudine profonda tanto da rifiutare la compagnia del fidanzato. Da quel momento in poi, un concatenarsi di coincidenze e avvenimenti le permettono di scoprire un segreto celato fino a quel momento, una lettera scritta dalla madre le rivela la verità: Sofia è stata adottata.
Un colpo al cuore, un macigno troppo pesante da affrontare, talmente pressante da cercare di sfuggirlo per qualche anno, come se nulla fosse accaduto, o così vuole far credere Sofia. Ma in lei, quel pensiero, quel dubbio sul suo passato non le ha mai dato tregua.
Ed ecco che da quel momento un unico obiettivo si forma prepotente in lei: partire per San Paolo, in Brasile, alla ricerca della vera madre.
Il cellulare poggiato sul tavolino continuava a vibrare ma Sofia non voleva rispondere, non in quel momento almeno e, sbuffando, rifiutò la chiamata.
Era di nuovo Luca, il suo compagno, e quella era la quinta volta che chiamava. Sicuramente voleva avere notizie dell’incontro da lei avuto con il signor Gori, l’incaricato dell’agenzia investigativa, ma quello che avrebbe potuto dirgli non era cosa da spiegare stando seduta a un tavolino del bar di piazza del Popolo.
Con Gori aveva bevuto un caffè, mangiato una piccola fetta di crostata e poi chiesto se c’era altro da sapere.
«No, questo è tutto. Non abbiamo trovato altro, mi dispiace» le aveva risposto.
Dopo aver infilato rapidamente in tasca una busta con i mille euro pattuiti e pagato il conto, bontà sua, se ne era andato frettolosamente, perché aveva un altro appuntamento, lasciandole sul tavolino una grande busta marrone.
Sofia aprì la busta e tirò fuori il misero contenuto: tre fotocopie a colori di altrettanti certificati anagrafici scritti in lingua portoghese, in parte a mano e in parte a macchina.
Sofia conosceva abbastanza bene l’inglese e se la cavava anche un po’ con il francese ma, per ragioni a lei completamente sconosciute, non le era mai piaciuto lo spagnolo e tanto meno il portoghese. Era curioso, però, perché era stata in vacanza in Spagna e ne era rimasta affascinata, ma avrebbe voluto muti i suoi abitanti. La infastidiva quel linguaggio troppo rapido e gutturale e quando, poi, aveva varcato i confini spagnoli ed era entrata in Portogallo, era stata conquistata dai suoi boschi di quercia da sughero e dalle fontane
di Lisbona, ma sentir parlare la sua lingua le aveva dato un senso incomprensibile di disagio fisico.
I fogli, uno accanto all’altro, erano un certificato di matrimonio, uno di morte e l’ultimo, almeno in base alle rare parole che era riuscita a comprendere e a ciò che le aveva spiegato Gori, un documento, la nomina di un Tutore, rilasciato da un qualche tribunale di cui non riusciva a leggerne la città. Tutti e tre erano stati redatti da un ufficio del governo brasiliano. L’investigatore le aveva fatto presente che forse si sarebbe potuto sapere di più, ma la ricerca sarebbe stata molto laboriosa e onerosa. Se la sentiva lei di mettere di nuovo mano al portafoglio?
Alessandra Angelo-Comneno nasce a Roma, ultima di quattro sorelle.
La sua passione per le arti figurative la spinge a intraprendere, dopo il primo biennio del liceo classico, gli studi presso il liceo artistico dove consegue brillantemente la maturità, frequentando contemporaneamente corsi di decorazione presso l’accademia delle belle arti e corsi privati di pianoforte e chitarra classica. Per assecondare le sue poliedriche esigenze emotive, continuamente sollecitate da una curiosità e un desiderio di conoscenza inusuali, si dedica con impegno allo studio delle lingue straniere, come strumento necessario per integrarsi con quelle culture diverse già tanto apprezzate durante i numerosi viaggi all’estero con i suoi genitori.
Continua a guardare al mondo oltre frontiera quando, impiegata presso un grande gruppo bancario, si occupa per anni del settore import-export, per poi dedicarsi alla consulenza alle famiglie e privati, sempre coltivando ogni utile opportunità di relazioni interpersonali.
Appassionata di storia, arte, musica e natura, approfitta del contatto con popolazioni e tradizioni differenti per colmare la sua insaziabile e poliedrica curiosità, in una continua ricerca del nuovo.
Raccontare è una sua grande passione, quasi una necessità e lo fa scrivendo.
L’indissolubile legame con la sua famiglia e la morte di sua sorella Stefania, la muove a scrivere il suo primo romanzo: Sorelle, amiche per sempre.
Pubblica più tardi la sua seconda opera, Il coraggio di una vita.
A entrambe le opere sono stati assegnati premi letterari e riconoscimenti di merito.
Ha appena terminato la stesura del suo terzo romanzo, Nel buio del passato.
AUTORE: Alessandra Angelo-Comneno
TITOLO: Nel buio del passato
CASA EDITRICE: Kimerik
GENERE: Narrativa
PAGINE: 286
FORMATO: Rilegato (Disponibile anche in formato e-book)
ISBN: 978-88-5516-094-0
Stefania Marotta
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